Dal segno grafico al simbolo.
Quello dei simboli è un antico linguaggio che offre uno strumento per approfondire l'espressione creativa e la connessione col mondo subconscio di ognuno di noi.
Da bambini, impariamo a identificare le immagini prima di poter parlare, e quando raggiungiamo la conoscenza al di là della nostra cultura, i simboli ci permettono di trascendere i limiti del linguaggio. Le immagini come base della comunicazione quindi si applicano al nostro funzionamento interno favorendo il dialogo col nostro “Io” e col mondo trascendentale.
Gli esperti della psicologia del subconscio postulano che i nostri cervelli lavorino da due aree distinte: il metodo razionale e intellettuale della mente cosciente e la mente subconscia meno compresa e più misteriosa, che sembra funzionare su processi istintivi e intuitivi.
La nostra mente conscia può scegliere il linguaggio scritto e verbale come voce principale, ma, come è evidente, nel selvaggio regno dell'immaginazione dei nostri sogni, il nostro subconscio preferisce parlare per immagini, simboli e associazioni che nascono da un atto creativo personale o universale.
La base dell’atto creativo umano proviene dall’ istinto, dalla sensazione, dal bisogno fisico o psicologico e quindi nasce dal desiderio.
L’uomo da sempre desidera conoscere e sapere, desidera migliorare, desidera "di più" per potersi evolvere e trasformare e da sempre cerca un modo tangibile per connettersi anche con poteri superiori sperando col proprio inconscio, nella possibilità di una trasformazione personale fisica. Per questo molti disegni, nel corso della storia, da semplici segni grafici son diventati simboli iconici e talismani.
Colori, linee, forme semplici e complesse, immagini sacre, croci, madonne, cuori, il sole, la luna, temi floreali e zoomorfi sono stati disegnati, pitturati, cesellati e tessuti per creare punti mistici, per valicare in modo tangibile il confine tra l'essenza creativa e il potere del divino.
Accendendo la nostra immaginazione con simboli che parlano alle parti più profonde di noi stessi, iniziamo a cucire insieme un nuovo modo di vederci e un nuovo spazio in cui esistere.
Il processo creativo non riguarda semplicemente ciò che viene realizzato ma si tratta di un processo completamente mistico che ci guida attraverso il ponte tra il mondo interno dell'anima e il mondo fisico esterno. Tutto ciò che si illumina all'attraversamento di questo ponte avviene prima nel momento in cui si crea qualcosa, in cui si crea un'opera d'arte e raggiunge il culmine nel momento in cui si può toccare con mano il bene tangibile e lo si può inserire in un contesto riconoscibile.
Da questo principio nascono gli archetipi universali e i simboli divini riconoscibili a tutti. Questi sono incisi nell’inconscio collettivo e nel corso della storia, differenziandosi soltanto nella forma a seconda degli elementi costruttivi, della zona geografica e degli scambi umani e commerciali del passato. Ogni popolo ne ha fatto una propria interpretazione, i primitivi, gli egizi, i greci, i romani etc, compresi i nuragici, gli Shardana e i moderni sardi.
Sia attraverso la pittura, seppur diversa, la tessitura, l’incisione, sia coi metalli, sia in differenti forme e colori il significato di ogni simbolo non è mai cambiato. Per questo motivo molti significati divini, espressi tramite varie forme visive, viaggiano attraverso il tempo, lo spazio e culture diverse, poiché i significati essenziali sono simili in tutti i contesti creati nella storia dell'umanità.
Assistendo ai cicli della nostra galassia e delle nostre vite sulla Terra, già dalle antiche civiltà l'uomo ha notato modelli divini più grandi che prendono forma e influenzano la nostra esistenza, tant'è che molti di questi si sono evoluti in materie di studio come l'astronomia, la psicologia e l'astrologia e in una certa misura la biologia, sebbene l'idea che ci sia un potere maggiore che agisce attraverso queste forme sia stata oscurata negli ultimi secoli dagli illuministi, in favore della scienza e della matematica, materie che però non riescono a spiegare ne decifrare pienamente il linguaggio del subconscio.
Lavorando con immagini l'uomo riesce a trovare delle corrispondenze al desiderio, al sentimento e all'emozione che prova e mentre cerca il disegno più tangibile, agisce sull'idea che tutte le cose dell'esistenza siano interconnesse come fossero la trama e l'ordito di un grande arazzo tessuto dal tempo. Attraverso le immagini l'uomo trova quindi il modo di parlare al proprio subconscio e grazie al poter simbolico allinearsi alla mente conscia.
In termini pratici: la mente cosciente è la punta di un iceberg sopra l'acqua che vorrebbe prendere una direzione e decidere per conto suo, ma nel frattempo, il subconscio, il gigantesco pezzo di ghiaccio sotto la superficie, è il timone che guida l’intero apparato. Le due parti però utilizzano un diverso linguaggio, quindi come può la punta dell’iceberg direzionare la parte di ghiaccio sommerso? Lo fa attraverso semplici immagini e quindi attraverso i simboli. È così che son nati i talismani e i portafortuna, tramite disegni, oggetti, segni grafici, segni istintivi e gesti condensati di significato reale e tangibile spinto da un bisogno, da un desiderio, che mostra al subconscio la direzione che si vorrebbe prendere.
Il subconscio dell'uomo moderno è pieno di associazioni arcaiche che probabilmente sono state tramandate attraverso gli antenati, nello stesso modo di come sono stati tramandati i know-how culturali e le particolarità fisiche insite nel DNA di ognuno.
I simboli sono immagini che viaggiano nel tempo e nello spazio, eterne e onnipresenti, ognuna delle quali rappresenta un antico bisogno, un desiderio, un talismano, uno stato d'animo o una cultura, oggigiorno rappresentano tramite i loghi, perfino le aziende, i prodotti e i modi di vivere.
Srdn rappresenta quelli tessili della Sardegna per trasmettere appunto la cultura sarda attraverso un’intera collezione che crea il connubio tra know-artigianale e trend attuali.
Le texture Srdn sono il frutto di una ricerca storica nel mondo del tessile d’arredo de "is pibiones" che sugli arazzi e sui tappeti compongono i simboli de “Is Gancios, su pistoccu, Sa ide, le Pavoncelle e Sa cassa” .
Vengono interpretati in chiave moderna con stampe piazzate e pattern decorativi che mantengono il valore millenario attribuito dalla storia antica e archetipica.
Attraverso un linguaggio grafico di moda, arredo, foto, storie e racconti Srdn utilizza i simboli sardi come heritage culturale per compiere un viaggio stilistico e multi-sfaccettato in cui vengono messe in primo piano il design e la tradizione, le antiche tecniche di tessitura, i ricami e la contaminazione tra i popoli del mediterraneo e la Sardegna.
Scopri i simboli sardi ripresi dalla tessitura dei tappeti, degli arazzi e dai ricami del costume folk che sono stati selezionati per le collezioni Srdn: