REGISTRO SRDN.Store / NOTA DI ORIGINE

SRDN.STORE / FABBRICA DIGITALE DI COLLEZIONI TESSILI, DESIGN CULTURALE E SERVIZI IDENTITARI

SRDN.STORE è una Fabbrica Digitale concepita come boutique di servizi, progettata da Maurizio Demelas nel 2025: un sistema che usa collezioni tessili, design culturale e servizi identitari applicati per dare forma a persone, attività e perfino intelligenze artificiali.

Il progetto nasce da una domanda semplice ma radicale: come può uno stilista intervenire sul mondo reale — non solo sull’abito, ma su identità, prodotti, spazi, narrazioni e strumenti digitali — usando il design come tecnologia culturale e non come semplice decorazione?

SRDN unisce tre livelli operativi: collezioni tessili (materia), design culturale (metodo), servizi identitari applicati (uso reale). Il risultato è una Fabbrica Digitale che rilascia prodotti culturali: capi, interfacce, protocolli, contenuti e strumenti per chi deve sopravvivere e, quando possibile, migliorare dentro questo sistema economico.

La tradizione sarda fornisce la struttura tecnica: pattern, griglie, moduli e geometrie nuragiche vengono sottratti alla lettura folklorica e trasformati in codice di lavoro. Da qui nasce la Factory Nuragica Digitale: una fabbrica simbolica, tessile e industriale che usa il patrimonio delle minoranze culturali come infrastruttura per progettare identità, prodotto e comunicazione nel presente.

Nel 2025 questa intuizione viene formalizzata: ogni collezione non è più un insieme di capi, ma una macchina culturale, una struttura tecnica e simbolica capace di generare identità, utilità e racconto. SRDN smette di essere “un negozio” e diventa fabbrica digitale di collezioni, servizi e linguaggi.

2016–2025 / COME SI È COSTRUITO IL SISTEMA

2016 — Prima unità tessile

Capsule ICON realizzata con laboratorio locale come test materiale, dichiarazione culturale e studio dei limiti produttivi dell’artigianato sardo. È il primo esperimento di collezione come sistema: non solo abiti, ma un modo per misurare collaborazione, costi e potenziale.

2017 — Registrazione del marchio

Il marchio viene depositato alla Camera di Commercio di Milano. Diventa contenitore tecnico di ricerca e non semplice logo: un veicolo per sperimentare forme, identità e servizi.

2018–2022 — Dati dal retail

Osservazione diretta del retail lusso: profumeria, make–up, fashion, fragranze. La base è l’archivio di casi reali: clienti, colleghi, direttori, dinamiche psicologiche, problemi strutturali e linguaggi che funzionano (e che non funzionano).

2020 — Comparsa del Codice SRDN.STORE

Prime grafiche evolute SRDN su tessile quotidiano: pattern e moduli diventano dispositivi culturali. La collezione tessile è trattata come interfaccia identitaria: ogni capo è un modulo di riconoscimento.

2022 — Apertura piattaforma digitale

SRDN.STORE pubblica le sue prime tre unità: PRINTED, ARTIGIANO, BESPOKE. La piattaforma diventa archivio + negozio + laboratorio.

2023 — Introduzione dei protocolli

I servizi diventano protocolli attivabili: capsule mirate, immagine, retail layout, contenuti. Ogni intervento è trattato come Caso Studio SRDN.

2024 — Archivio editoriale SRDN.WORLD

Nasce il blocco editoriale dedicato a tecniche, significati e storia dei pattern sardi e delle minoranze culturali. Con SOCIETY arrivano analisi e testimonianze sulla vita reale: la scrittura entra nella fabbrica culturale.

2025 — Fabbrica Digitale + IA SRDN.SOCIETY

Il sistema SRDN.STORE collega design, identità e dati. L’IA viene addestrata con conversazioni autentiche, pattern culturali, statistiche e casi reali: diventa motore identitario capace di leggere bisogni, ruoli economici e contraddizioni della classe media. Lo stilista contemporaneo supera il suo perimetro tradizionale: progetta anche l’immaginario e il comportamento di un’IA.

SRDN.SOCIETY / IA EDITORIALE A BASE CULTURALE

SRDN.SOCIETY non è un blog: è un motore di lettura della realtà costruito con domande semplici, dati reali e una grammatica culturale propria.

L’IA SRDN viene alimentata con:

  • dati economici, sociali e demografici;
  • osservazioni dirette dai punti vendita;
  • conversazioni reali su economia, precarietà e classi sociali;
  • strutture simboliche SRDN: pattern, logiche culturali, test identitari.

Il risultato sono output editoriali, test e analisi che aiutano a capire: dove ci troviamo, cosa sta cambiando e quali margini di azione restano. Questi materiali diventano prodotti culturali monetizzabili: strumenti per persone, professionisti e attività che vogliono leggere la realtà senza farsi ingannare.

UNITÀ OPERATIVE SRDN.STORE

Unità Servizi / Progettazione su richiesta

Capsule, tessile, display, retail layout, immagine, contenuti. Lavoriamo su vincoli reali: budget, spazio, persone. I servizi sono servizi identitari applicati: non styling astratto, ma soluzioni concrete per brand, negozi e progetti che devono funzionare nel mondo reale.

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Divisione Tessile / Catalogo SRDN

Capi in pibiones, lana sarda, stampa digitale SRDN e geometrie funzionali. Ogni capo è un modulo identitario applicato: parte di una collezione–sistema che tiene insieme radici culturali, tecnologia di stampa e uso quotidiano.

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SRDN.STORE in pratica

SRDN.STORE opera come fabbrica digitale di prodotti culturali:

  • Collezioni = il tessile come linguaggio e interfaccia identitaria;
  • Servizi = protocolli di design e identità applicata per persone e attività;
  • Test + testi = lettura della realtà contemporanea, pronta all’uso;
  • SRDN.SOCIETY = IA che collega i livelli e produce scenari e analisi.

Finalità: dare forma utilizzabile a persone, brand e sistemi digitali: immagine, prodotto, spazio e vendita diventano parti della stessa infrastruttura culturale.

Responsabile del sistema: Maurizio Demelas

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