CHI REGGE IL MONDO?

CHI REGGE IL MONDO?

Corpi logorati, mani sporche, vite invisibili.

Sono loro che reggono tutto.
I muratori, i contadini, gli asfaltisti, i sommozzatori, i pescatori.
Gente che si alza quando ancora è buio. Che suda, spacca, si spezza.
Che fa il lavoro che nessuno vuole, ma che tutti usano.

Eppure, nessuno li guarda. Nessuno li ascolta. Nessuno li rappresenta.

Vivono in silenzio, muoiono in anticipo.


I LAVORI VERI NON SONO QUELLI IN UFFICIO

Oggi la narrazione è chiara: chi è seduto conta, chi si sporca no.
Ma senza chi coltiva, chi costruisce, chi pesca, chi trasporta – nessuno mangia, nessuno vive, nessuno dorme al sicuro.

Abbiamo rovesciato la realtà:

  • Chi produce viene dimenticato.

  • Chi parla di produttività viene idolatrato.

Ma se togli il muratore, il pescatore, l'allevatore e il contadino, crolla tutto.


VITE LOGORATE, SALARI UMILIANTI

Un pescatore rischia la vita ogni notte.
Un asfaltista lavora a 45 gradi sull’asfalto che fuma.
Un sommozzatore lavora a decine di metri sotto il livello del mare.

Spesso non arrivano a 1.600 euro.
Nessuna tutela. Nessuna visibilità. Nessuna alternativa.

E se un tiktoker guadagna in un mese quanto loro in un anno,
abbiamo un problema serio. Di civiltà.


CHI DÀ VALORE A CHI CREA VALORE?

Se ti costruisco casa, ti sfamo, ti vesto, ti do luce, il valore lo creo io.
Ma nel sistema attuale il valore si misura con click, rendite, NFT, branding personale.

Allora chi crea valore reale? Chi lo genera? Chi lo detiene?

È ora di ridirlo, di riscriverlo.


DA DOV’È NATO SRDN.SOCIETY?

Dall’idea che l’estetica non è solo per chi “si può permettere” il bello.
Che anche una sartina o un muratore hanno diritto alla bellezza, alla rappresentazione, alla narrazione.

SRDN non fa moda. Traduce codici estetici e politici e li rende tattili, leggibili. 
Perché le mani sporche hanno diritto ad avere i guanti. 


QUANDO IL LAVORO È VERO, LA RETORICA NON BASTA

Non bastano premi simbolici o feste nazionali.
Ci vogliono misure vere:

  • Pensione anticipata per chi vive il lavoro con il corpo.

  • Retribuzioni degne proporzionate al rischio.

  • Formazione continua per chi vuole uscire dal fango.

  • Campagne pubbliche per onorare i mestieri fondativi.

  • Tecnologia che supporta, non che sostituisce.

Non per carità. Ma per giustizia.


ESTETICHE DELLA RESISTENZA

In SRDN.BLCK possiamo partire da qui.
Proporre un’estetica che non deride ma celebra.
Un muratore vestito in total black, con le mani sporche e la testa alta.
Un contadino ripreso come modello. Un sommozzatore raccontato come eroe.

Non per spettacolarizzare.
Ma per ribaltare la narrativa.

Non serve un nuovo “posto fisso”.
Serve una nuova dignità per chi tiene in piedi questo paese con la schiena, le mani, il sudore.

Fino a quando non racconteremo queste persone come raccontiamo gli startupper,
non cambierà nulla.

SRDN.SOCIETY lo fa.
Con i codici che conosce: parola, estetica, rottura.

Perché questi lavori sono così duri?

  1. Perché sono stati pensati per servire, non per durare.
    Le mansioni faticose – costruire, coltivare, scavare, trasportare – sono storicamente delegate a chi ha meno potere. Il sistema non si è mai chiesto come renderle umane.
    Si è solo chiesto come spremere di più chi le svolge.

  2. Perché il valore non lo decide la fatica, ma la distanza dal fango.
    Più sei lontano dalla terra, dal sole, dal rumore, dal rischio... più vieni pagato.
    Chi sporca le mani viene visto come strumento, non come mente.
    E quindi pagato poco, trattato male, consumato fino all’osso.

  3. Perché il sistema si regge sull'oblio.
    Se ricordassimo ogni giorno che la casa, l’asfalto, la frutta, l’elettricità… arrivano grazie a qualcuno che rischia e si consuma…
    allora ci sarebbe una rivoluzione.
    Ma la cultura dominante rimuove il corpo operaio, cancella il lavoro fisico, glorifica solo chi fa soldi senza sudare.


⚙️ Si possono rendere più leggeri questi lavori?

Sì. Ma serve volontà politica, redistribuzione e cultura nuova.

🔩 Come si alleggeriscono davvero:

  1. Macchine e AI per servire, non per sostituire.

    • Esoscheletri per muratori.

    • Trattori intelligenti per i campi.

    • Robot subacquei per sommozzatori.

    • Droni agricoli, visori termici, carrelli a guida autonoma.
      → Non per licenziare: per salvare la schiena.

  2. Rotazioni intelligenti.

    • Lavorare 10 ore al giorno per 40 anni è barbarie.

    • Si può ruotare: 3 mesi in campo, 3 in formazione, 3 in supporto logistico, 3 di riposo retribuito.

    • Oppure creare squadre ibride tra giovani e anziani, per trasmettere sapere e distribuire il peso.

  3. Pagare di più = lavorare di meno.

    • Se guadagni il doppio, puoi lavorare la metà.

    • È questione di redistribuzione: far pagare più tasse a chi accumula e riversarle su chi regge il sistema.

  4. Dare valore culturale al lavoro manuale.

    • Se lo racconti come lavoro di serie B, sarà trattato così.

    • Ma se un pescatore viene rappresentato come un eroe nazionale, cambia il rispetto sociale. E il rispetto muove economia.


💣 Perché ci pieghiamo così?

Perché ci hanno detto che non abbiamo scelta.
Perché se non lavori, sei fallito.
Perché se ti lamenti, sei ingrato.
Perché ti vendono la “dignità del lavoro” invece della dignità dell’uomo.

L’umano dovrebbe lavorare per vivere.
Invece oggi vive per lavorare.
E poi muore prima del tempo, con le mani spaccate e il cuore in silenzio.


🛠️ Cosa può fare SRDN?

  • Raccontare questi corpi.

  • Estetizzarli senza svilirli.

  • Rendere onore a chi costruisce il mondo.

  • E magari, un giorno, creare anche un fondo – un gesto concreto – per chi vive questi mestieri.
    Anche solo per dire: “ti vediamo. E ti ringraziamo.

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